Storia

Secondo una etimologia Ascea deriva dal greco ‘skia’, preceduto dall’alfa privativa e significa ‘luogo senza ombra’, cioè soleggiata. Il significato del termine contrasta con la natura dei luoghi in età greca, quando la polis di Elea era circondata da folti boschi, come quello delle colline di Ascea che si univa con quello attraversato dal fiume Bruca.

Non sono da escludere altre etimologie, come quella che fa derivare il toponimo da ‘ Isascia’, una delle due isole ricordate da Strabone e Plinio che si trovavano nel seno velino, poi sommerse dal succedersi delle alluvioni, che hanno spostato la foce dell’Alento ad oltre 3 Km. da quella originaria. Non si esclude neanche che il termine possa derivare da ‘ascensa‘, dal verbo latino ‘ascendere’ (salire).

Quindi Ascea sarebbe nata dallo spopolamento di Velia e dalla salita dalla zona malsana degli acquitrini dell’Alento e della Fiumarella.

Oggi Ascea è una borgo tranquillo di circa 6.000 abitanti, oltre al capoluogo sono da ricordare le frazioni di Marina di Ascea, Terradura, Catona e Mandia. Nel territorio comunale sono presenti le rovine di Elea Velia, colonia della Magna Grecia fondata nel 540 a.C. snodo importantissimo delle attività mercantili dell’antichità. Grazie alla sua posizione strategica, infatti, faceva da ponte tra il Peloponneso e le coste occidentali del Mar Mediterraneo.

Molto rinomata era la Scuola Filosofica di Elea con Parmenide e Zenone massimi esponenti delle teorie dell’Essere. Elea fu, inoltre, sede di una importante Scuola Medica i cui fondamenti vennero ripresi dalla Scuola Medica Salernitana.

Con la dominazione di Roma, Elea divenne Velia e, grazie al suo clima mite e all’incantevole paesaggio, divenne meta di personalità illustri del tempo tra i quali ricordiamo Orazio e Cicerone, continuando a occupare un posto di rilievo nel panorama economico e politico dell’epoca.